95 % Nebbiolo Chiavennasca, 5% Rossola, Pignola e Brugnola.
Le uve, 100% Nebbiolo Chiavennasca, provengono per il 20% dai vigneti aziendali compresi nella sottozona Sassella (comuni di Castione Andevenno e Sondrio) e per l’80% da quelli della sottozona Valgella (comune di Teglio).
Tutti i vigneti, situati sul versante retico terrazzato ad altitudini variabili tra i 400 ed i 600 metri s.l.m., sono stati convertiti dalla tradizionale forma di allevamento (archetto valtellinese) al guyot classico con un unico capo a frutto, portante 8-10 gemme.
Ciò ha permesso una riduzione controllata delle produzioni, che risultano molto inferiori rispetto a quanto permesso dal disciplinare di produzione; in tal modo vengono migliorati il colore, la struttura ed la corposità del vino.
Le uve sono state raccolte alla metà di ottobre in cassette da circa 20 kg e immediatamente trasportate in cantina per la pigiatura, effettuata con l’allontanamento del raspo. La fermentazione è avvenuta in una vasca di acciaio inox, con permanenza sulle bucce per 7 giorni e successiva svinatura e proseguimento della fermentazione fino a completo esaurimento degli zuccheri.
Nel corso della fermentazione tumultuosa sono stati eseguiti tre operazioni di delestage, per favorire l’estrazione del colore e dei componenti aromatici delle bucce; si è inoltre approfittato di queste operazioni per allontanare gran parte dei vinaccioli, al fine di evitare un’eccessiva cessione di tannini al vino.
Le uve sono state raccolte alla metà di ottobre in cassette da circa 20 kg e immediatamente trasportate in cantina per la pigiatura, effettuata con l’allontanamento del raspo. La fermentazione è avvenuta in una vasca di acciaio inox, con permanenza sulle bucce per 7 giorni e successiva svinatura e proseguimento della fermentazione fino a completo esaurimento degli zuccheri.
E' una particolare espressione del Nebbiolo valtellinese: vino corposo, di grande struttura ma allo stesso tempo fresco e bevibilissimo.
Vista: Rosso rubino.
Naso: Frutti rossi: ciliegia, frutti di bosco.
Bocca: Secco, leggermente tannico, persistente.
Abbinamenti: Per abbinare al meglio questo Valtellina Superiore 2010 dell’azienda Le Strie, un Nebbiolo valtellinese di grande struttura e freschezza, si può puntare su piatti che ne esaltino le note di frutti rossi, la leggera tannicità e la persistenza al palato. Ecco alcuni suggerimenti:
Pizzoccheri della Valtellina – Un classico della tradizione valtellinese, con pasta di grano saraceno, patate, verza e formaggio Casera. La morbidezza e la tendenza dolce del piatto bilanciano la struttura del vino, mentre il formaggio e le verdure grasse contrastano con i tannini.
Brasato al vino rosso – Preparato con carne di manzo cotta lentamente con vino rosso, erbe aromatiche e spezie. Il gusto intenso e la consistenza del brasato si sposano bene con la corposità del Valtellina Superiore, che grazie alla sua acidità pulisce il palato tra un boccone e l’altro.
Risotto ai funghi porcini – Un risotto cremoso e profumato che esalta la freschezza del vino. La delicatezza dei funghi porcini, unita alla consistenza cremosa del risotto, crea un equilibrio perfetto con la leggera tannicità e la persistenza del Nebbiolo.
Tagliatelle al ragù di cinghiale – Il sapore deciso e selvatico del cinghiale si armonizza con le note fruttate del vino, mentre il tannino leggero aiuta a contrastare l’intensità del ragù, valorizzando la componente aromatica del piatto.
Costine di agnello alla griglia con erbe aromatiche – La carne di agnello, tenera e succulenta, si abbina magnificamente alla struttura del vino. Le erbe aromatiche esaltano le note fruttate e il carattere persistente del Nebbiolo.
Formaggi stagionati come Bitto o Valtellina Casera – I formaggi di media e lunga stagionatura, leggermente piccanti e ricchi di sapore, completano bene il corpo e la freschezza del vino, creando un contrasto interessante con la sua leggerezza tannica.
Salumi valtellinesi – Bresaola, slinzega e altri salumi locali sono perfetti per accompagnare questo Valtellina Superiore. La sapidità e la struttura dei salumi esaltano la persistenza del vino, rendendo l’abbinamento ideale per un antipasto raffinato.
CUCINA ASIATICA
Anatra alla pechinese – La carne d’anatra, con la sua pelle croccante e la salsa dolce-salata, si abbina perfettamente alla struttura e alla persistenza del Valtellina Superiore. Il vino contribuisce a bilanciare la ricchezza dell’anatra, mentre le note di frutti rossi aggiungono una piacevole profondità.
Manzo saltato con funghi shiitake e bambù – Un piatto saporito che esalta i toni terrosi dei funghi e la morbidezza del manzo. La freschezza e l’acidità del Valtellina aiutano a contrastare i sapori intensi dei funghi e del manzo, mentre la leggera tannicità aggiunge struttura all’abbinamento.
Maiale in agrodolce – Le note fruttate e leggermente dolci del maiale in agrodolce si bilanciano bene con le caratteristiche del vino. Il Valtellina Superiore, con la sua freschezza, riesce a pulire il palato dai sapori dolci e acidi, rendendo l’abbinamento piacevole e non eccessivo.
Ramen con brodo di carne e funghi – In particolare un ramen ricco, dal gusto profondo e umami, con carne e funghi. Il corpo del Valtellina sostiene bene il sapore del brodo e dei funghi, e la freschezza del vino aiuta a bilanciare la succulenza del piatto.
Yakitori di pollo – Gli spiedini di pollo alla griglia, marinati in salsa teriyaki, sono perfetti per un vino come il Valtellina Superiore, che grazie alla sua acidità e alle note fruttate crea un piacevole contrasto con la dolcezza e la sapidità della salsa.
Curry di manzo leggero, stile giapponese (come il Kare Raisu) – Un curry delicato che valorizza i sapori di carne e spezie senza essere troppo piccante. Il Valtellina Superiore, con la sua acidità e tannini leggeri, si abbina bene con la morbidezza del piatto, bilanciando il gusto delle spezie senza sovrastarlo.
Costine di maiale in salsa hoisin – La salsa hoisin ha una dolcezza e un’intensità che si armonizzano con le note fruttate e fresche del vino. Il Valtellina Superiore riesce a contrastare la ricchezza delle costine e ad arricchire il palato con la sua persistenza.
Questi abbinamenti dimostrano come il Valtellina Superiore possa sposarsi bene anche con la cucina asiatica, creando contrasti e armonie interessanti, grazie alla sua capacità di bilanciare i sapori intensi e speziati con freschezza e struttura.