95 % Nebbiolo Chiavennasca, 5% Rossola.
Le uve provengono esclusivamente dal vigneto da noi denominato “Confeggi”, posizionato nel cuore della sottozona del Valtellina Superiore Sassella in comune di Sondrio.
Terreno situato sul versante retico terrazzato con perfetta esposizione a sud ed un’altitudine tra i 310 ed i 380 metri s.l.m., rappresenta il tipico “vigneto disetaneo” valtellinese, con una parte di giovani viti inserite nell’impianto originato con presenza di ceppi anche di 70-80 anni. È stato riconvertiti dalla tradizionale forma di allevamento (archetto valtellinese) al guyot classico con un unico capo a frutto, portante 10-12 gemme. Ciò ha permesso una riduzione controllata delle produzioni, che risultano molto inferiori rispetto a quanto permesso dal disciplinare di produzione; in tal modo vengono migliorati il colore, la struttura e la corposità del vino.
I grappoli sono stati raccolti in cassette da circa 25 kg nella prima decade di ottobre, trasportati a valle tramite l’impiego dell’elicottero e immediatamente trasportati in cantina per la pigiatura, effettuata con l’allontanamento del raspo.
La fermentazione è avvenuta, grazie ai lieviti naturalmente presenti sulle uve, in una vasca di acciaio inox con permanenza sulle bucce per circa venti giorni e successiva svinatura e proseguimento fino a completo esaurimento degli zuccheri; in successione alla fermentazione alcoolica è stato favorito l’immediato avvio della fermentazione malolattica, tenendo il vino ad una temperatura stabile di circa 18°C.
Lo stesso è stato poi posto a maturare per trentasei mesi in botti di rovere di media capacità e sottoposto ad un successivo passaggio in acciaio inox per ulteriori tre mesi; il periodo di affinamento è stato quindi completato con ulteriori nove mesi di riposo in bottiglia.
E' una particolare espressione del Nebbiolo valtellinese: vino corposo, di grande struttura ma allo stesso tempo fresco e bevibilissimo.
Vista: Rosso rubino carico.
Naso: Ricordano piccoli frutti di bosco, marasche mature, spezie.
Bocca: Secco, giustamente tannico, persistente.
Abbinamenti
Pizzoccheri della Valtellina – Un classico della tradizione valtellinese, con pasta di grano saraceno, patate, verza e formaggio Casera. La morbidezza e la tendenza dolce del piatto bilanciano la struttura del vino, mentre il formaggio e le verdure grasse contrastano con i tannini.
Brasato al vino rosso – Preparato con carne di manzo cotta lentamente con vino rosso, erbe aromatiche e spezie. Il gusto intenso e la consistenza del brasato si sposano bene con la corposità del Valtellina Superiore, che grazie alla sua acidità pulisce il palato tra un boccone e l’altro.
Risotto ai funghi porcini – Un risotto cremoso e profumato che esalta la freschezza del vino. La delicatezza dei funghi porcini, unita alla consistenza cremosa del risotto, crea un equilibrio perfetto con la leggera tannicità e la persistenza del Nebbiolo.
Tagliatelle al ragù di cinghiale – Il sapore deciso e selvatico del cinghiale si armonizza con le note fruttate del vino, mentre il tannino leggero aiuta a contrastare l’intensità del ragù, valorizzando la componente aromatica del piatto.
Costine di agnello alla griglia con erbe aromatiche – La carne di agnello, tenera e succulenta, si abbina magnificamente alla struttura del vino. Le erbe aromatiche esaltano le note fruttate e il carattere persistente del Nebbiolo.
Formaggi stagionati come Bitto o Valtellina Casera – I formaggi di media e lunga stagionatura, leggermente piccanti e ricchi di sapore, completano bene il corpo e la freschezza del vino, creando un contrasto interessante con la sua leggerezza tannica.
Salumi valtellinesi – Bresaola, slinzega e altri salumi locali sono perfetti per accompagnare questo Valtellina Superiore. La sapidità e la struttura dei salumi esaltano la persistenza del vino, rendendo l’abbinamento ideale per un antipasto raffinato.
CUCINA ASIATICA
Anatra alla pechinese – La carne d’anatra, con la sua pelle croccante e la salsa dolce-salata, si abbina perfettamente alla struttura e alla persistenza del Valtellina Superiore. Il vino contribuisce a bilanciare la ricchezza dell’anatra, mentre le note di frutti rossi aggiungono una piacevole profondità.
Manzo saltato con funghi shiitake e bambù – Un piatto saporito che esalta i toni terrosi dei funghi e la morbidezza del manzo. La freschezza e l’acidità del Valtellina aiutano a contrastare i sapori intensi dei funghi e del manzo, mentre la leggera tannicità aggiunge struttura all’abbinamento.
Maiale in agrodolce – Le note fruttate e leggermente dolci del maiale in agrodolce si bilanciano bene con le caratteristiche del vino. Il Valtellina Superiore, con la sua freschezza, riesce a pulire il palato dai sapori dolci e acidi, rendendo l’abbinamento piacevole e non eccessivo.
Ramen con brodo di carne e funghi – In particolare un ramen ricco, dal gusto profondo e umami, con carne e funghi. Il corpo del Valtellina sostiene bene il sapore del brodo e dei funghi, e la freschezza del vino aiuta a bilanciare la succulenza del piatto.
Yakitori di pollo – Gli spiedini di pollo alla griglia, marinati in salsa teriyaki, sono perfetti per un vino come il Valtellina Superiore, che grazie alla sua acidità e alle note fruttate crea un piacevole contrasto con la dolcezza e la sapidità della salsa.
Curry di manzo leggero, stile giapponese (come il Kare Raisu) – Un curry delicato che valorizza i sapori di carne e spezie senza essere troppo piccante. Il Valtellina Superiore, con la sua acidità e tannini leggeri, si abbina bene con la morbidezza del piatto, bilanciando il gusto delle spezie senza sovrastarlo.
Costine di maiale in salsa hoisin – La salsa hoisin ha una dolcezza e un’intensità che si armonizzano con le note fruttate e fresche del vino. Il Valtellina Superiore riesce a contrastare la ricchezza delle costine e ad arricchire il palato con la sua persistenza.
Questi abbinamenti dimostrano come il Valtellina Superiore possa sposarsi bene anche con la cucina asiatica, creando contrasti e armonie interessanti, grazie alla sua capacità di bilanciare i sapori intensi e speziati con freschezza e struttura.