Rosso da uve di slarina, un'uva difficile, molto tannica e "amara". Era considerata un'uva "miglioratrice", da non vinificare in purezza, ma da tagliare, da unire alla barbera. Io invece la produco in purezza, senza aggiungere altre uve. Ne risulta un vino molto particolare, di grande personalità, un vino non facile, ma molto intrigante e soprattutto longevo. Ricavo circa 1000 bottiglie da ben 4000 piante! Una resa veramente molto bassa.
ABBINAMENTI
Con questa forte personalità, l'abbinamento risulta intricato. si consigliano carni carni grasse e, al contempo, aromatiche come l'agnello oppure l'anatra; sicuramente indicata anche la carne alla brace.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
Al calice troviamo un color granato intenso, assomigia ai bordeaux storici di qualche decennio fa; si rintracciano delle sfumature nerastre; al naso è davvero particolare, intenso, possiamo dire aromatico con note che ricordano le erbe officinali, la liquirizia, il rabarbaro, la china; anche in bocca ritorna questa sensazione quasi di un "amaro" tanto sono presenti questi sentori di erbe e spezie. tannino ben presente, ma avvolgente, quindi non scorbutico. finale lungo e persistente.
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