Roccolo dei carpini 2018 CABERNET SAUVIGNON

    L'ultima volta che questo prodotto è stato aggiunto al carrello: 19/05/2022

    Roccolo dei carpini 2018 CABERNET SAUVIGNON

    “Ma non soltanto amore, bacio bruciante e cuore bruciato,
    tu sei, vino di vita, ma amicizia degli esseri, trasparenza,
    coro di disciplina, abbondanza di fiori. Amo sulla tavola,
    quando si conversa, la luce di una bottiglia di intelligente vino.”
                                                                (Pablo Neruda)

    Il Roccolo dei Carpini è un vino impossibile da realizzare tutte le annate, si devono attendere condizioni metereologiche stagionali uniche.

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    Scheda tecnica

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    Cabernet Sauvignon 100%

    Pozzol Groppo (AL). Vigna: Camilla

    Altitudine: 370-380 mt. Esposizione: est, nordest - Allevamento: Guyot - Conduzione: Biologico Olistico

    Vendemmia: Manuale in cassetta con selezione dei grappoli.

    Vinificazione: 20 giorni di macerazione sulle bucce, fermentazione spontanea con lieviti indigeni.

    Maturazione: 12 mesi sulle fecce nobili in vasca di acciaio.

    Affinamento: 24 mesi in botti di rovere francese da 500 litri di media tostatura e grana fine, 24 mesi in bottiglia

    Vista: Rosso rubino scuro, intenso e brillante
    Naso: Floreale e fruttato: , prugna, mora, ciliegia, confettura, sentori terziari di vaniglia , cacao, chiodo di garofano, e cuoio giovane.
    Bocca: Grande struttura, caldo e minerale, sapido, di lunga persistenza aromatica con tannini sottili e vellutati.

    ABBINAMENTI

    Piatti Principali:

    🥩 Brasato al vino rosso

    I sapori ricchi e la struttura del piatto si sposano perfettamente con la complessità del vino.

    🍖 Tagliata di manzo con rosmarino

    La sapidità del vino esalta la carne rossa.

    🦌 Arrosto di selvaggina (cervo o cinghiale)

    Le note terziarie di cuoio e spezie si abbinano magnificamente.

    🐑 Agnello al forno con erbe aromatiche

    La struttura del vino bilancia la succulenza della carne.

    Primi Piatti:

    🍝 Pappardelle al ragù di cinghiale

    Le note fruttate del vino completano il sugo ricco.

    🍚 Risotto ai funghi porcini

    La mineralità del vino si sposa con i sapori terrosi.

    Formaggi:

    🧀 Castelmagno stagionato, Parmigiano Reggiano 36 mesi, Pecorino stagionato

    VEGANI

    Piatti Principali:

    🌿 Seitan al forno con riduzione di vino rosso e funghi porcini

    La consistenza robusta del seitan e i funghi richiamano la struttura del vino.

    🍄 Burger di portobello grigliato con salsa ai mirtilli

    Le note fruttate del vino si sposano con i funghi e la salsa.

    🥧 Wellington vegano con ripieno di lenticchie e funghi

    La complessità del piatto bilancia quella del vino.

    🌱 Arrosto di tempeh marinato con erbe aromatiche

    I sapori terziari del vino completano la marinatura.

    Primi Piatti:

    🍚 Risotto al radicchio e noci

    L'amarognolo del radicchio si sposa con i tannini.

    🍝 Pappardelle di farina integrale con ragù di funghi

    La sapidità del vino esalta i sapori terrosi.

    🍲 Lasagne di verdure con besciamella vegetale e funghi

    La struttura del piatto regge bene il vino.

    Contorni:

    🍄 Funghi trifolati

    🍆 Melanzane al forno con crosta di frutta secca

    🌿 Carciofi alla griglia

    Alternative al formaggio:

    🧀 Formaggi vegetali stagionati a base di frutta secca

    🌿 Tofu affumicato stagionato

    💡 Suggerimenti:

    Preferire piatti con ingredienti "carnosi" come funghi, melanzane, seitan.

    Utilizzare spezie come rosmarino, timo, salvia che richiamano le note aromatiche del vino.

    Puntare su cotture lunghe che sviluppino sapori complessi.

    L' azienda si distingue per un approccio olistico alla produzione dei propri vini, che si fonda su una visione integrata e rispettosa della natura. 

    Ecco come seguo i principali concetti olistici che guidano la mia attività con I Carpini:

    1. Rispetto per la biodiversità: Mi impegno a promuovere un equilibrio naturale nel vigneto, preservando flora e fauna locali per garantire la sostenibilità dell’ecosistema.

    2. Viticoltura biologica: Utilizzo solo metodi di coltivazione biologici, evitando pesticidi chimici e fertilizzanti sintetici, per proteggere la salute del suolo e delle piante.

    3. Approccio ciclico: Seguo i ritmi naturali delle stagioni e i cicli lunari per le attività di potatura, raccolta e vinificazione, rispettando la natura.

    4. Valorizzazione del territorio: Riconosco il "terroir" come elemento essenziale, rispettando le caratteristiche uniche del terreno e del microclima locale per esprimere al meglio i vini.

    5. Gestione olistica del vigneto: Ogni mio intervento è volto a migliorare l’armonia complessiva della vigna, prestando attenzione alla crescita delle piante e al bilanciamento naturale del vigneto.

    6. Interventi minimi in cantina: In cantina riduco al minimo gli interventi, per permettere al vino di esprimere appieno le caratteristiche naturali dell’uva e del territorio.

    7. Energia sostenibile: Utilizzo energie rinnovabili e tecniche a basso impatto energetico per limitare la mia impronta ecologica.

    8. Fermentazioni spontanee: Preferisco usare lieviti indigeni, senza aggiungere lieviti selezionati, per rispettare l’identità autentica del vino e la sua naturale evoluzione.

    9. Uso consapevole dell’acqua: Gestisco con attenzione le risorse idriche, implementando tecniche che riducano lo spreco e conservino questa risorsa vitale.

    10. Equilibrio tra uomo e natura: Lavoro costantemente per mantenere un equilibrio armonioso tra me, le piante e l’ambiente, riconoscendo l’interdipendenza di tutti gli elementi.

    Questo approccio olistico, che abbraccia tanto la coltivazione quanto la trasformazione e gestione, è al centro della mia filosofia con I Carpini, con l’obiettivo di produrre vini che siano espressione autentica della terra e del rispetto per la natura.

    Un vino impossibile

    Il Roccolo dei Carpini è un vino impossibile da realizzare tutte le annate, si devono attendere condizioni metereologiche stagionali uniche, che si manifestano generalmente ogni 6 – 8 anni. La vigna, che prende il nome da mia figlia Camilla, è concepita per funzionare come una barriera naturale fra i boschi ed i campi di proprietà in quanto, per sua stessa natura, questa varietà matura tardivamente e rimane quindi sgradita alla fauna selvatica che si dirige altrove a banchettare rinunciando ad inoltrarsi nei filari più interni. In alcune annate, per una serie di eventi metereologici convergenti, può capitare che l’estate di protragga molto a lungo in autunno permettendo quindi anche a questi grappoli di raggiungere una piena maturazione o surmaturazione ed essere pronti per divenire questo vino.

    Degustando il Roccolo dei Carpini si è da subito di fronte ad un vino rosso potente quanto elegante, complesso e al contempo di grande godibilità, i frutti sono integri e potenti, il calore si percepisce immediatamente in un turbinio di sensazioni balsamiche, poi terra, prato, corteccia, china. È il vino che io porto volentieri in degustazione per divertirmi a sorprendere gli amici o gli appassionati di vino specialmente se colleghi vignaioli.

    Profilo:

    Floreale 69%
    Fruttato 60%
    Mineralità 85%
    Corpo 85%
    Persistenza 90%
    • 18° gradi centigradi
    • solo 3000bottiglie annue
    • 15% gradazione alcolica
    • Annata 2018

    Abbinamenti gastronomici

    Salumi stagionati

    Gnocchetti al ragù

    Carni allo spiedo

    Approccio Olistico

    Il vignaiolo olistico vede la vigna come una piccola parte di un più ampio ecosistema dentro il quale ogni elemento vive in simbiosi ed armonia con l’altro. Per essere vignaio olistico, ho scelto Pozzol Groppo, un piccolo paese rurale sull’Appennino tortonese perché inserito in un contesto di rara incontaminazione, che mi permette di prendermi cura di tutti gli elementi che compongono l’ecosistema: non solo la flora e la fauna ma anche aria, terra e acqua, rispettando la biodiversità.

    Il vino non ha fretta

    Non nasco vignaiolo ma per scelta è diventata la mia vita. Dalla frenesia dei tempi moderni nella quale sono cresciuto e dove mi sono formato, ho imparato quanto sia fondamentale per un vignaiolo saper osservare, attendere vigilando con attenzione tutto ciò che ci circonda: la natura”

    Vigna Biologica

    Le caratteristiche del territorio rendono unica la nostra vigna biologica. Il nostro territorio presenta un terreno molto articolato, con significative variazioni sia nella composizione del suolo che nelle pendenze ed esposizioni, nonché falde acquifere sotterranee. 
Nel terreno della vigna biologica si alternano stratificazioni di argilla e calcare fossile, molto importanti per la vitalità del corpo dei vini, e con presenza di gesso e pietra arenaria che contribuiscono a conferire eleganza e longevità.

    I nostri vitigni

    Seguendo lo stesso criterio d’integrazione nell’ecosistema, la scelta più coerente e logica è stata sin da subito quella di mettere a dimora i vitigni autoctoni più affini: Barbera, Timorasso, Albarossa. Per i vitigni, non potevo trascurare il mio lato ludico e bambino, e quindi non ho resistito e ho piantato alcuni filari di Cabernet Sauvignon e Merlot, per giocare e vedere come il terroir avrebbe potuto influire su di loro.

    Vignaiolo Naturale è colui che rispetta il territorio e si adopera per esaltarne le caratteristiche.
    A tal fine, il Vignaiolo deve saper osservare, interpretare e ascoltare la natura

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