Pozzol Groppo (AL). Vigna: Carlo Alberto
Altitudine: 370-380 mt. Esposizione: est, nordest - Allevamento: Guyot - Conduzione: Biologico Olistico
Vendemmia: Manuale in cassetta con selezione dei grappoli.
Vinificazione: 15 giorni di macerazione sulle bucce, fermentazione spontanea con lieviti indigeni.
Maturazione: 12 mesi sulle fecce nobili in vasca di acciaio.
Affinamento: 24 mesi in botti di rovere francese da 500 litri di media tostatura e grana fine, 24 mesi in bottiglia
Vista: Rosso rubino scuro e intenso, brillante.
Naso: Frutta rossa, ciliegia, prugna, mora, leggera speziatura, note balsamiche, vaniglia, apre al terziario su note di fave di cacao, cuoio, corteccia.
Bocca: Grande struttura, caldo, minerale e sapido in chiusura, con lunga persistenza aromatica
Abbinamenti:
PRIMI PIATTI:
Agnolotti al brasato → La ricchezza del ripieno di carne brasata richiama le note terziarie del vino (cuoio, corteccia), mentre la struttura del vino bilancia la succulenza del piatto
Tagliatelle ai funghi porcini → Le note terrose e intense dei porcini si sposano con la mineralità del vino, mentre la sua struttura sostiene la cremosità del condimento
Risotto al tartufo nero → La complessità aromatica del tartufo trova corrispondenza nelle note speziate e balsamiche del vino, creando un'esperienza olfattiva armoniosa
Maltagliati al ragù di cinghiale → La selvaggina richiama le note terziarie del vino, mentre la sua acidità bilancia la grassezza del ragù
SECONDI PIATTI:
Brasato al vino rosso → Le lunghe cotture sviluppano aromi complessi che si abbinano alle note terziarie del vino (cuoio, corteccia). La struttura del vino regge la ricchezza del piatto
Stracotto di manzo → La tenerezza e succulenza della carne trova equilibrio nella tannicità del vino, mentre le note di frutti rossi puliscono il palato
Filetto di manzo ai funghi porcini → La delicatezza della carne si sposa con l'eleganza del vino, mentre i funghi ne richiamano le note terrose e minerali
Selvaggina (cervo/cinghiale) → Le carni selvatiche hanno una complessità aromatica che si abbina perfettamente con le note terziarie e speziate del vino
Tagliata di manzo → La succulenza della carne trova equilibrio nella struttura del vino, mentre la rucola richiama le sue note vegetali e balsamiche
FORMAGGI:
Castelmagno stagionato → La sapidità e mineralità del formaggio si sposano con le stesse caratteristiche del vino, creando un abbinamento per concordanza
Grana Padano riserva → Le note umami del formaggio stagionato trovano equilibrio nella struttura del vino e nelle sue note terziarie
Pecorino stagionato → La grassezza e sapidità del formaggio viene bilanciata dalla tannicità e mineralità del vino
Montébore → Essendo un formaggio della zona, condivide con il vino la stessa "mineralità del territorio", creando un abbinamento territoriale perfetto.
VEGANI:
PRIMI PIATTI:
Risotto ai funghi porcini e tartufo nero → La complessità aromatica dei funghi e del tartufo richiama la struttura del vino e le sue note terrose/minerali
Pappardelle al ragù di seitan e funghi → La consistenza "carnosa" del seitan e l'umami dei funghi bilanciano la struttura del vino, mentre le note speziate creano armonia
Ravioli ripieni di carciofi al timo → L'amarognolo del carciofo dialoga con la tannicità del vino, mentre il timo richiama le note balsamiche
SECONDI PIATTI:
Wellington di portobello → La consistenza carnosa del fungo e la croccantezza della sfoglia creano un contrasto interessante con la morbidezza del vino, mentre le note terrose si armonizzano
Stufato di seitan e funghi al vino rosso → Le lunghe cotture sviluppano aromi complessi che si abbinano alle note terziarie del vino (cuoio, corteccia)
Arrosto di tempeh alle erbe aromatiche → La fermentazione della soia sviluppa note umami che si sposano con la struttura del vino, mentre le erbe richiamano le note balsamiche
PIATTI UNICI:
Melanzane ripiene di quinoa e funghi gratinate → La consistenza cremosa della melanzana bilancia la tannicità, mentre la quinoa croccante crea un contrasto strutturale interessante
Polpettone di lenticchie e funghi porcini → La ricchezza proteica delle lenticchie e l'intensità dei porcini sostengono la struttura del vino
FORMAGGI VEGANI STAGIONATI:
Formaggi fermentati a base di anacardi → La fermentazione sviluppa complessità aromatiche che dialogano con le note terziarie del vino
Formaggi vegani affumicati → Le note affumicate creano un ponte con le note speziate e terziarie del vino
L' azienda si distingue per un approccio olistico alla produzione dei propri vini, che si fonda su una visione integrata e rispettosa della natura.
Ecco come seguo i principali concetti olistici che guidano la mia attività con I Carpini:
Rispetto per la biodiversità: Mi impegno a promuovere un equilibrio naturale nel vigneto, preservando flora e fauna locali per garantire la sostenibilità dell’ecosistema.
Viticoltura biologica: Utilizzo solo metodi di coltivazione biologici, evitando pesticidi chimici e fertilizzanti sintetici, per proteggere la salute del suolo e delle piante.
Approccio ciclico: Seguo i ritmi naturali delle stagioni e i cicli lunari per le attività di potatura, raccolta e vinificazione, rispettando la natura.
Valorizzazione del territorio: Riconosco il "terroir" come elemento essenziale, rispettando le caratteristiche uniche del terreno e del microclima locale per esprimere al meglio i vini.
Gestione olistica del vigneto: Ogni mio intervento è volto a migliorare l’armonia complessiva della vigna, prestando attenzione alla crescita delle piante e al bilanciamento naturale del vigneto.
Interventi minimi in cantina: In cantina riduco al minimo gli interventi, per permettere al vino di esprimere appieno le caratteristiche naturali dell’uva e del territorio.
Energia sostenibile: Utilizzo energie rinnovabili e tecniche a basso impatto energetico per limitare la mia impronta ecologica.
Fermentazioni spontanee: Preferisco usare lieviti indigeni, senza aggiungere lieviti selezionati, per rispettare l’identità autentica del vino e la sua naturale evoluzione.
Uso consapevole dell’acqua: Gestisco con attenzione le risorse idriche, implementando tecniche che riducano lo spreco e conservino questa risorsa vitale.
Equilibrio tra uomo e natura: Lavoro costantemente per mantenere un equilibrio armonioso tra me, le piante e l’ambiente, riconoscendo l’interdipendenza di tutti gli elementi.
Questo approccio olistico, che abbraccia tanto la coltivazione quanto la trasformazione e gestione, è al centro della mia filosofia con I Carpini, con l’obiettivo di produrre vini che siano espressione autentica della terra e del rispetto per la natura.