Chiaror sul masso Timorasso Pas Dosè Nature 36 MESI

    Chiaror sul masso Timorasso Pas Dosè Nature 36 MESI

    VINOSPUMANTE TIMORASSO BRUT NATURE METODO CLASSICO.
    Dopo aver innovato con la spumantizzazione del Timorasso e riconosciuto le sue notevoli capacità evolutive anche in versione frizzante, ho voluto osare ancora di più, lasciando maturare questo spumante sui lieviti per 36 mesi. Questo processo ha dato vita a una versione di Chiaror Sul Masso in metodo classico. Assaporando questo spumante, si possono immediatamente percepire la sua complessità, le note sofisticate di miele e acacia che si fondono con quelle floreali e fruttate, un perlage delicato ma persistente, terminando con una marcata mineralità.

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    Scheda tecnica

    Filosofia
    Biologico

    Descrizione

    Timorasso 100%

    Pozzol Groppo (AL). Vigna: Maddalena

    Altitudine: 370-380 mt. Esposizione: nord, nordest - Allevamento: Guyot - Conduzione: Biologico Olistico

    Vendemmia: Manuale in cassetta con selezione dei grappoli.

    Vinificazione: Macerazione sulle bucce per 1 giorno, fermentazione spontanea con lieviti indigeni.

    Maturazione: 12 mesi sulle fecce nobili in vasca d’acciaio.

    Spumantizzazione: 36 mesi sui lieviti.

    Affinamento: 6 mesi in bottiglia

    Vista: Giallo paglierino intenso, brillante, spuma viva e bella, perlage dalla grana molto fine e persistente.
    Naso: Sfumato sentore di lievito, importante nota fruttata di pomacee e melone, piacevoli note floreali.
    Bocca: Di buona struttura, giustamente sapido, leggermente morbido, equilibrato e di lunga persistenza aromatica.
    Abbinamenti: 

    Tartare di salmone con mela verde e citronette: La freschezza del salmone crudo si sposa bene con le note fruttate del vino, mentre la mela verde richiama le sfumature di pomacee presenti al naso.

       

    Carpaccio di capesante con emulsione di lime e fiori eduli: Le capesante, delicate e dolci, trovano un perfetto equilibrio con la freschezza floreale e la leggera sapidità del Chiaror sul Maso.

    Risotto al limone e timo: La morbidezza e l’acidità equilibrata del vino sposano la freschezza del limone e l’aromaticità del timo. Questo piatto esalta le note floreali e fruttate del vino senza coprirne la finezza.

       

    Gnocchi di patate con crema di parmigiano e tartufo bianco: La sapidità del parmigiano e il tocco aromatico del tartufo trovano un ottimo compagno nella persistenza aromatica del vino. Il suo corpo strutturato regge bene anche un piatto di media intensità come questo.

    Filetto di branzino in crosta di mandorle e salsa di melone: Il branzino, con la sua delicatezza, è esaltato dalle note fruttate e floreali del vino. La salsa di melone richiama direttamente le sfumature aromatiche del Chiaror sul Maso, creando un abbinamento armonioso.

    Pollo ripieno di mele e rosmarino: Le note di mele nel ripieno si sposano alla perfezione con la fruttuosità del vino, mentre il rosmarino richiama i sentori erbacei e floreali, offrendo un abbinamento bilanciato.

    Tarte Tatin di mele con crema inglese alla vaniglia: Questo dessert dolce ma non troppo complesso richiama le note di frutta e lievito del vino, creando una sinergia perfetta, soprattutto con la persistenza aromatica del vino.

    Crostata di albicocche con fiori di sambuco: La dolcezza delle albicocche e il tocco floreale dei fiori di sambuco completano il profilo aromatico del Chiaror sul Maso, senza sovraccaricare il palato.

    Questi piatti rispettano la complessità e la finezza del vino, esaltandone le caratteristiche senza sovrastarne la delicata struttura.

    Vegani:
    Bruschetta con crema di avocado e mela verde: L'avocado offre cremosità e delicatezza, mentre la mela verde apporta una nota fresca e acidula che richiama le sfumature di pomacee del vino.
    Insalata di finocchi, arance e mandorle tostate: Un piatto fresco e croccante, dove l'arancia si abbina perfettamente alle note fruttate del vino, e le mandorle tostate aggiungono una piacevole texture, sposandosi con la leggera sapidità del Chiaror sul Maso.
    Risotto agli asparagi con limone e lievito alimentare: Il risotto cremoso è perfetto per bilanciare la leggera morbidezza del vino. Gli asparagi e il limone apportano freschezza e sapore, esaltando le note sapide e floreali del Chiaror sul Maso.
    Gnocchi di barbabietola con crema di anacardi e timo: Il colore vibrante degli gnocchi di barbabietola è visivamente invitante, mentre la dolcezza della barbabietola si equilibra bene con il sapore del vino. La crema di anacardi è morbida e sapida, richiamando la consistenza del vino senza essere troppo invasiva.
    Tofu marinato al limone e rosmarino su crema di sedano rapa: Il tofu assorbe gli aromi del limone e del rosmarino, offrendo un piatto delicato e aromatico che richiama i sentori floreali e fruttati del vino. La crema di sedano rapa aggiunge una consistenza morbida e avvolgente.
    Verdure al forno con glassa di aceto balsamico e fiori eduli: Verdure come carote, cipolle e zucchine, leggermente caramellate in forno, si sposano con la freschezza e la persistenza del Chiaror sul Maso. La glassa di aceto balsamico offre un contrasto dolce-acido, esaltando i sapori del vino.
    Crostata vegana di mele e cannella: La dolcezza naturale delle mele, abbinata al profumo della cannella, richiama direttamente le note di pomacee e lievito del vino, creando un abbinamento armonioso.
    Panna cotta vegana al latte di mandorla con gelée di agrumi: La panna cotta vegana offre una consistenza morbida e delicata, mentre la gelée di agrumi dona freschezza e acidità che si sposano magnificamente con la struttura equilibrata del vino.

    Questi piatti vegani esaltano le qualità del Chiaror sul Maso, mantenendo un perfetto equilibrio tra freschezza, struttura e aromi.

    L' azienda si distingue per un approccio olistico alla produzione dei propri vini, che si fonda su una visione integrata e rispettosa della natura. 

    Ecco come seguo i principali concetti olistici che guidano la mia attività con I Carpini:

    1. Rispetto per la biodiversità: Mi impegno a promuovere un equilibrio naturale nel vigneto, preservando flora e fauna locali per garantire la sostenibilità dell’ecosistema.

    2. Viticoltura biologica: Utilizzo solo metodi di coltivazione biologici, evitando pesticidi chimici e fertilizzanti sintetici, per proteggere la salute del suolo e delle piante.

    3. Approccio ciclico: Seguo i ritmi naturali delle stagioni e i cicli lunari per le attività di potatura, raccolta e vinificazione, rispettando la natura.

    4. Valorizzazione del territorio: Riconosco il "terroir" come elemento essenziale, rispettando le caratteristiche uniche del terreno e del microclima locale per esprimere al meglio i vini.

    5. Gestione olistica del vigneto: Ogni mio intervento è volto a migliorare l’armonia complessiva della vigna, prestando attenzione alla crescita delle piante e al bilanciamento naturale del vigneto.

    6. Interventi minimi in cantina: In cantina riduco al minimo gli interventi, per permettere al vino di esprimere appieno le caratteristiche naturali dell’uva e del territorio.

    7. Energia sostenibile: Utilizzo energie rinnovabili e tecniche a basso impatto energetico per limitare la mia impronta ecologica.

    8. Fermentazioni spontanee: Preferisco usare lieviti indigeni, senza aggiungere lieviti selezionati, per rispettare l’identità autentica del vino e la sua naturale evoluzione.

    9. Uso consapevole dell’acqua: Gestisco con attenzione le risorse idriche, implementando tecniche che riducano lo spreco e conservino questa risorsa vitale.

    10. Equilibrio tra uomo e natura: Lavoro costantemente per mantenere un equilibrio armonioso tra me, le piante e l’ambiente, riconoscendo l’interdipendenza di tutti gli elementi.

    Questo approccio olistico, che abbraccia tanto la coltivazione quanto la trasformazione e gestione, è al centro della mia filosofia con I Carpini, con l’obiettivo di produrre vini che siano espressione autentica della terra e del rispetto per la natura.

    Degustando questo spumante si possono subito apprezzare il suo carattere complesso, le note più evolute di miele e acacia si alternano con a quelle più floreali e fruttate, un perlage fine e persistente, chiude con ottima mineralità.

    Profilo:

    Floreale 67%
    Fruttato 71%
    Mineralità 77%
    Corpo 69%
    Persistenza 70%
    • 13° gradi centigradi
    • solo 1200 bottiglie annue
    • 13% gradazione alcolica
    • Annata- sa.

    Abbinamenti gastronomici

    Crostacei

    Vitello Tonnato

    Torta sbrisolona

    Approccio Olistico

    Il vignaiolo olistico vede la vigna come una piccola parte di un più ampio ecosistema dentro il quale ogni elemento vive in simbiosi ed armonia con l’altro. Per essere vignaio olistico, ho scelto Pozzol Groppo, un piccolo paese rurale sull’Appennino tortonese perché inserito in un contesto di rara incontaminazione, che mi permette di prendermi cura di tutti gli elementi che compongono l’ecosistema: non solo la flora e la fauna ma anche aria, terra e acqua, rispettando la biodiversità.

    Il vino non ha fretta

    Non nasco vignaiolo ma per scelta è diventata la mia vita. Dalla frenesia dei tempi moderni nella quale sono cresciuto e dove mi sono formato, ho imparato quanto sia fondamentale per un vignaiolo saper osservare, attendere vigilando con attenzione tutto ciò che ci circonda: la natura”

    Vigna Biologica

    Le caratteristiche del territorio rendono unica la nostra vigna biologica. Il nostro territorio presenta un terreno molto articolato, con significative variazioni sia nella composizione del suolo che nelle pendenze ed esposizioni, nonché falde acquifere sotterranee. 
Nel terreno della vigna biologica si alternano stratificazioni di argilla e calcare fossile, molto importanti per la vitalità del corpo dei vini, e con presenza di gesso e pietra arenaria che contribuiscono a conferire eleganza e longevità.

    I nostri vitigni

    Seguendo lo stesso criterio d’integrazione nell’ecosistema, la scelta più coerente e logica è stata sin da subito quella di mettere a dimora i vitigni autoctoni più affini: Barbera, Timorasso, Albarossa. Per i vitigni, non potevo trascurare il mio lato ludico e bambino, e quindi non ho resistito e ho piantato alcuni filari di Cabernet Sauvignon e Merlot, per giocare e vedere come il terroir avrebbe potuto influire su di loro.

    Vignaiolo Naturale è colui che rispetta il territorio e si adopera per esaltarne le caratteristiche.
    A tal fine, il Vignaiolo deve saper osservare, interpretare e ascoltare la natura

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