Al mondo si calcola ne esistano circa 50 varietà di cui solo sette sono presenti in Italia. Di queste sette alcune sono coltivate a solo scopo ornamentale grazie alla bellezza dei fiori. Gli antichi Romani utilizzavano i lampascioni nei pranzi nuziali, come cibo augurale e in quanto, appunto, afrodisiaco.

Oltre alle preziose proprietà antiossidanti, il carciofo ha un importante valore depurativo, diuretico e detossicante, “ sempre grazie alla cinarina ma anche al ricco contenuto di acqua che stimola la diuresi, nonchè alla presenza di fibre che riducono l’accumulo di grassi.

Un carciofo tenero si ottiene seguendo alcuni utili accorgimenti: primo fra tutti è la pulizia attenta e poco parsimoniosa.

Successivamente bisogna pelate il gambo, pulirne il cuore e spuntarli a dovere. Non dimenticate di mettere i carciofi in ammollo con del succo di limone; servirà a non far ossidare i carciofi e quindi a non farli diventare neri.

Infine, ricordate di indossare sempre i guanti se non volete ritrovarvi con le mani annerite.