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Timorasso Colli tortonesi Doc

    L'ultima volta che questo prodotto è stato aggiunto al carrello: 19/05/2022

    Timorasso Colli tortonesi Doc

    “Se beviamo con temperanza e in piccoli sorsi il vino stilla nei nostri polmoni
    come la più dolce rugiada del mattino. È allora che il vino invece di fare violenza
    alla nostra ragione ci invita garbatamente ad una piacevole allegria.”
                                                                                       (Socrate)

    Rugiada del Mattino è un vino bianco da uve Timorasso che nasce dalla prima vigna a bacca bianca che abbiamo piantato, nei primi anni del nuovo millennio battezzata con il nome della mia terza figlia Eleonora.

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    Scheda tecnica

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    Descrizione

    Timorasso 100%

    Pozzol Groppo (AL). Vigna: Eleonora

    Altitudine: 360-370 mt Esposizione: est, nordest - Allevamento: Guyot - Conduzione: Biologico Olistico

    Vendemmia: Manuale in cassetta con selezione dei grappoli.

    Vinificazione: Macerazione sulle bucce per 2 giorni, fermentazione spontanea con lieviti indigeni.

    Maturazione: 12 mesi sulle fecce nobili in vasche di acciaio.

    Affinamento: In commercio dopo 18 mesi dalla vendemmia.

    Vista: Giallo paglierino intenso con riflessi verdognoli, con il tempo tendente al dorato, brillante.
    Naso: Frutti gialli, dalla pesca alle piccole prugne selvatiche, uva spina, note floreali, sentore marino, roccia bagnata dal mare, scogliera, erbe officinali, olii essenziali.
    Bocca: Caldo, sapido, morbido, equilibrato. Di buona persistenza.
    Abbinamenti: Pasta all’ uovo carbonara, sarde fritte, vitello tonnato, bagna caoda, carpaccio di pesce e di carne.
    Vegani: Legumi, Trofie al pesto genovese, farinata di ceci, fiori di zucchina fritti in pastella.

    Degustando questo vino si possono sentire le sapide mineralità delle gocce di rugiada al mattino nella fresca aria mattutina, di boccioli di fiori non ancora sbocciati, sassi, rocce e salmastro marino, con un tocco di erbe officinali e macchia mediterranea. Il vino che bevo volentieri quando sento il bisogno di freschezze, di leggerezze d’animo, di sorrisi e complicità.

    Profilo:

    Floreale 67%
    Fruttato 54%
    Mineralità 52%
    Corpo 69%
    Persistenza 85%
    • 13° gradi centigradi
    • solo 9000 bottiglie annue
    • 14% gradazione alcolica
    • Annata- 2020

    Abbinamenti gastronomici

    Vitello tonnato

    Sarde

    Pasta alla carbonara

    Approccio Olistico

    Il vignaiolo olistico vede la vigna come una piccola parte di un più ampio ecosistema dentro il quale ogni elemento vive in simbiosi ed armonia con l’altro. Per essere vignaio olistico, ho scelto Pozzol Groppo, un piccolo paese rurale sull’Appennino tortonese perché inserito in un contesto di rara incontaminazione, che mi permette di prendermi cura di tutti gli elementi che compongono l’ecosistema: non solo la flora e la fauna ma anche aria, terra e acqua, rispettando la biodiversità.

    Il vino non ha fretta

    Non nasco vignaiolo ma per scelta è diventata la mia vita. Dalla frenesia dei tempi moderni nella quale sono cresciuto e dove mi sono formato, ho imparato quanto sia fondamentale per un vignaiolo saper osservare, attendere vigilando con attenzione tutto ciò che ci circonda: la natura”

    Vigna Biologica

    Le caratteristiche del territorio rendono unica la nostra vigna biologica. Il nostro territorio presenta un terreno molto articolato, con significative variazioni sia nella composizione del suolo che nelle pendenze ed esposizioni, nonché falde acquifere sotterranee. 
Nel terreno della vigna biologica si alternano stratificazioni di argilla e calcare fossile, molto importanti per la vitalità del corpo dei vini, e con presenza di gesso e pietra arenaria che contribuiscono a conferire eleganza e longevità.

    I nostri vitigni

    Seguendo lo stesso criterio d’integrazione nell’ecosistema, la scelta più coerente e logica è stata sin da subito quella di mettere a dimora i vitigni autoctoni più affini: Barbera, Timorasso, Albarossa. Per i vitigni, non potevo trascurare il mio lato ludico e bambino, e quindi non ho resistito e ho piantato alcuni filari di Cabernet Sauvignon e Merlot, per giocare e vedere come il terroir avrebbe potuto influire su di loro.

    Vignaiolo Naturale è colui che rispetta il territorio e si adopera per esaltarne le caratteristiche.
    A tal fine, il Vignaiolo deve saper osservare, interpretare e ascoltare la natura

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