Bruma d’autunno 2014 COLLI TORTONESI - DOC BARBERA SUPERIORE

    L'ultima volta che questo prodotto è stato aggiunto al carrello: 19/05/2022

    Bruma d’autunno 2014 COLLI TORTONESI - DOC BARBERA SUPERIORE

    “Niente più mi somiglia, nulla più mi consola, di quest’aria che odora di mosto e
    di vino, di questo vecchio sole ottobrino che splende sulle vigne saccheggiate.”
                                                                              (V. Cardarelli)

    Bruma d’Autunno è il vino che ottengo dalla lavorazione attenta delle uve Barbera provenienti da un antico vitigno piantato nel 1926 e che ho battezzato con il nome di mio figlio Riccardo.

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    Scheda tecnica

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    Filosofia
    Biologico

    Descrizione

    Barbera 100%

    Pozzol Groppo (AL). Vigna: Riccardo

    Altitudine: 330-340 mt. Esposizione: est, sudest - Allevamento: Guyot - Conduzione: Biologico Olistico

    Vendemmia: Manuale in cassetta con selezione dei grappoli.

    Vinificazione: 20 giorni di macerazione sulle bucce, fermentazione spontanea con lieviti indigeni.

    Maturazione: In vasca di acciaio per 12 mesi sulle fecce nobili.

    Affinamento: 36 mesi in botti di rovere francese da 500 litri di 

    media tostatura e grana fine, 72 mesi in bottiglia. 

    Vista: Rosso rubino scuro e intenso, brillante.
    Naso: Note di piccola frutta rossa, dalla ciliegia alla marasca, confettura, gradevole speziatura, balsamico, piacevole vegetale secco, vaniglia, apre al terziario su note di cacao, leggero tabacco, sfumato goudron, fungo, corteccia, humus.
    Bocca: Grande struttura, freschezza al palato, caldo e minerale, sapido, di lunga persistenza aromatica.
    Abbinamenti: 

    Antipasti

    Carpaccio di manzo: Servito con una salsa di rucola e parmigiano, il sapore delicato della carne si sposa bene con le note balsamiche e speziate del vino.

    Risotto ai funghi porcini: La cremosità del risotto e i sentori terrosi dei funghi richiamano le note di fungo e humus nel vino.

    Tagliatelle al ragù di cinghiale: Il ragù intenso e saporito si abbina bene alla grande struttura e persistenza aromatica del Bruma d’Autunno.

    Secondi Piatti

    Brasato di manzo: Cotto lentamente con vino rosso e spezie, questo piatto si armonizza perfettamente con le note di cacao e tabacco presenti nel vino.

    Petto d’anatra con salsa ai frutti di bosco: La carne ricca dell’anatra e la dolcezza della salsa creano un ottimo contrasto con le note di frutta rossa del vino.

    Formaggi

    Formaggi stagionati: Come un pecorino o un parmigiano, che esaltano la sapidità e la freschezza del vino.

    Dessert

    Torta al cioccolato fondente: Con una leggera nota di vaniglia, che si sposa bene con le sfumature di cacao del vino.

    VEGANI:

    Antipasti

    Crostini con crema di funghi e tartufo: I funghi richiamano le note terrose del vino e la crema di tartufo aggiunge una nota di complessità.

    Hummus di barbabietola: Servito con verdure fresche e pane pita, offre un contrasto piacevole con la freschezza e le note vegetali del vino.

    Primi Piatti

    Risotto con radicchio e noci: La leggerissima amaro del radicchio e la croccantezza delle noci si abbinano bene con le note di frutta rossa e spezie del vino.

    Pasta al pomodoro con melanzane e basilico: La dolcezza del pomodoro e la ricchezza delle melanzane si armonizzano bene con la struttura e la freschezza del vino.

    Secondi Piatti

    Stufato di lenticchie e funghi: Preparato con spezie e pomodoro, questo piatto sostanzioso si sposa bene con le note di cacao e tabacco del vino.

    Cavolo nero saltato con aglio e peperoncino: Servito con quinoa o couscous, le note verdi del cavolo possono esaltare le sfumature balsamiche del vino.

    Contorni

    Patate al forno con rosmarino e aglio: La croccantezza delle patate abbinate alle erbe aromatiche si combinano bene con le note minerali del Bruma d’Autunno.

    Dessert

    Torta di cioccolato vegana: Con un cuore fondente, che richiama le note di cacao del vino, e magari un pizzico di peperoncino per un tocco piccante.

    L' azienda si distingue per un approccio olistico alla produzione dei propri vini, che si fonda su una visione integrata e rispettosa della natura. 

    Ecco come seguo i principali concetti olistici che guidano la mia attività con I Carpini:

    1. Rispetto per la biodiversità: Mi impegno a promuovere un equilibrio naturale nel vigneto, preservando flora e fauna locali per garantire la sostenibilità dell’ecosistema.

    2. Viticoltura biologica: Utilizzo solo metodi di coltivazione biologici, evitando pesticidi chimici e fertilizzanti sintetici, per proteggere la salute del suolo e delle piante.

    3. Approccio ciclico: Seguo i ritmi naturali delle stagioni e i cicli lunari per le attività di potatura, raccolta e vinificazione, rispettando la natura.

    4. Valorizzazione del territorio: Riconosco il "terroir" come elemento essenziale, rispettando le caratteristiche uniche del terreno e del microclima locale per esprimere al meglio i vini.

    5. Gestione olistica del vigneto: Ogni mio intervento è volto a migliorare l’armonia complessiva della vigna, prestando attenzione alla crescita delle piante e al bilanciamento naturale del vigneto.

    6. Interventi minimi in cantina: In cantina riduco al minimo gli interventi, per permettere al vino di esprimere appieno le caratteristiche naturali dell’uva e del territorio.

    7. Energia sostenibile: Utilizzo energie rinnovabili e tecniche a basso impatto energetico per limitare la mia impronta ecologica.

    8. Fermentazioni spontanee: Preferisco usare lieviti indigeni, senza aggiungere lieviti selezionati, per rispettare l’identità autentica del vino e la sua naturale evoluzione.

    9. Uso consapevole dell’acqua: Gestisco con attenzione le risorse idriche, implementando tecniche che riducano lo spreco e conservino questa risorsa vitale.

    10. Equilibrio tra uomo e natura: Lavoro costantemente per mantenere un equilibrio armonioso tra me, le piante e l’ambiente, riconoscendo l’interdipendenza di tutti gli elementi.

    Questo approccio olistico, che abbraccia tanto la coltivazione quanto la trasformazione e gestione, è al centro della mia filosofia con I Carpini, con l’obiettivo di produrre vini che siano espressione autentica della terra e del rispetto per la natura.

    Per mio figlio.

    Bruma d’Autunno è il vino che ottengo dalla lavorazione attenta delle uve Barbera provenienti da un antico vitigno piantato nel 1926 e che ho battezzato con il nome di mio figlio Riccardo.

    Le viti che lo abitano da quasi un secolo, sono signore di umilissime origini che, come nelle favole, aiutate dal tempo e dalle cure del vignaiolo, oggi danno origine ad un vino di grande eleganza e inaspettata nobiltà.

    Ogni anno attendo che l’estate rallenti lasciando spazio ai primi freddi per poi tornare calda, quando, dopo aver rallentato la sua corsa di maturazione, riesce a godere di un sole caldo durante il
    giorno ma non così diretto come nei mesi più caldi, con sere più fresche.

    Profilo:

    Floreale 51%
    Fruttato 66%
    Mineralità 48%
    Corpo 69%
    Persistenza 79%
    • 18° gradi centigradi
    • solo 3000bottiglie annue
    • 14,5% gradazione alcolica
    • Annata 2012

    Abbinamenti gastronomici

    Bollito

    Brasato

    Lepre in salmì

    Approccio Olistico

    Il vignaiolo olistico vede la vigna come una piccola parte di un più ampio ecosistema dentro il quale ogni elemento vive in simbiosi ed armonia con l’altro. Per essere vignaio olistico, ho scelto Pozzol Groppo, un piccolo paese rurale sull’Appennino tortonese perché inserito in un contesto di rara incontaminazione, che mi permette di prendermi cura di tutti gli elementi che compongono l’ecosistema: non solo la flora e la fauna ma anche aria, terra e acqua, rispettando la biodiversità.

    Il vino non ha fretta

    Non nasco vignaiolo ma per scelta è diventata la mia vita. Dalla frenesia dei tempi moderni nella quale sono cresciuto e dove mi sono formato, ho imparato quanto sia fondamentale per un vignaiolo saper osservare, attendere vigilando con attenzione tutto ciò che ci circonda: la natura”

    Vigna Biologica

    Le caratteristiche del territorio rendono unica la nostra vigna biologica. Il nostro territorio presenta un terreno molto articolato, con significative variazioni sia nella composizione del suolo che nelle pendenze ed esposizioni, nonché falde acquifere sotterranee. 
Nel terreno della vigna biologica si alternano stratificazioni di argilla e calcare fossile, molto importanti per la vitalità del corpo dei vini, e con presenza di gesso e pietra arenaria che contribuiscono a conferire eleganza e longevità.

    I nostri vitigni

    Seguendo lo stesso criterio d’integrazione nell’ecosistema, la scelta più coerente e logica è stata sin da subito quella di mettere a dimora i vitigni autoctoni più affini: Barbera, Timorasso, Albarossa. Per i vitigni, non potevo trascurare il mio lato ludico e bambino, e quindi non ho resistito e ho piantato alcuni filari di Cabernet Sauvignon e Merlot, per giocare e vedere come il terroir avrebbe potuto influire su di loro.

    Vignaiolo Naturale è colui che rispetta il territorio e si adopera per esaltarne le caratteristiche.
    A tal fine, il Vignaiolo deve saper osservare, interpretare e ascoltare la natura

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