I vigneti sono tutti allevati a guyot, con un solo tralcio. Abbiamo lasciato gli appezzamenti più “antichi” per la bonarda invecchiata, mentre quelli destinati a questa bonarda hanno una densità di 5000 ceppi/ettaro, e un’età compresa entro i quindici anni.
Derivato dalla vinificazione in purezza di uve malvasia, provenienti da alcuni vigneti molto vecchi (più di 60 anni) e da altri di più recente impianto, dove si utilizzano cloni selezionati di malvasia di Candia aromatica.
La malvasia di Candia deve il suo nome all’isola greca di Creta, nella quale veniva coltivata fin dall’antichità. Attualmente è molto diffusa nella vicina provincia di Piacenza, ma anche a Rovescala ha una lunga tradizione, spesso proposta in versione frizzante o amabile.
Densità e criteri di allevamento (4500/5000 ceppi/ettaro, guyot a un solo tralcio) adatti a garantire la qualità del prodotto finale.
La vinificazione di questo vino è molto lineare: le uve intere, raccolte in sportine, vengono versate direttamente in pressa.
Dopo la pressatura si lascia decantare il mosto per circa 8-12 ore, poi lo si travasa "pulito", ma con una certa quantità delle sue fecce, in una vasca di acciaio dove ha inizio la fermentazione. Durante questo periodo, le fecce vengono tenute il più possibile in sospensione. Al termine, il vino viene travasato, perché trascorra l’inverno, per poi essere imbottigliato ai primi di Marzo, dopo leggera filtrazione. L’apporto di SO2 viene ridotto allo stretto indispensabile, per non penalizzare il bouquet.
Colore rubino intenso, dai profumi espressivi e puliti, con un piacevole sottofondo di frutti di bosco.
ABBINAMENTI
Salumi e affettati misti: La Bonarda, con il suo carattere vivace e i profumi fruttati, si abbina perfettamente ai salumi tipici della tradizione italiana, come salame, coppa e pancetta.
Pasta con sughi di carne: Un piatto di pappardelle al ragù di cinghiale o un sugo a base di carne di maiale valorizzerebbe la rotondità e le note fruttate del vino.
Risotti: Un risotto ai funghi porcini o ai frutti di bosco bilancerebbe la freschezza del vino con la ricchezza del piatto.
Carni alla griglia: Tagli come costine di maiale o salsicce grigliate si sposano alla perfezione con la struttura e il corpo della Bonarda.
Formaggi di media stagionatura: Formaggi come il Taleggio, la Robiola o il Gorgonzola dolce, con le loro consistenze morbide e sapori intensi, possono esaltare i sentori fruttati del vino.